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The Last Stand - Conferenza Stampa

25/01/2013 | News |
The Last Stand - Conferenza Stampa

Quando si incontrano celebrities del calibro di Arnold Schwarzenegger si sa', insieme alla curiosità, c'è l'aspettativa per il tipo di persona che può manifestarsi: sarà simpatica? Alla mano? Cordiale con i giornalisti? Se poi questa star è stata anche un'icona degli anni '80 quando tu eri piccola e innocente e lo vedevi su grande schermo uccidere i cattivi e farti credere che ti avrebbe protetto dalle amenità, le sensazioni elencate aumentano. Nel caso di Schwarzy, ex governatore dello stato della California, che dire, è un vero evento.
Si presenta nella sala dell'Hassler di Roma elegantissimo nel suo completo, sicuramente su misura, imponente come pochi, abbronzato (la California fa bene), sorridente e a proprio agio, introducendo il resto del cast, Jamie Alexander e Johnny Knoxville, dichiarando con una vera e propria manifestazione d'amore, la felicità per essere qui.
Mentre parla non si può non essere distratti dalle sue gigantesche mani, ornate da anelli appariscenti, (il tocco rock di Terminator è sempre li), che in passato devono essere stati dei cerchioni di qualche Jeep. Pronto a rispondere alle domande dei colleghi in sala. Si parte con quali film western hanno ispirato il lavoro di The Last Stand, Arnold risponde: "E' stato un vero onore lavorare con Kim Jee-woon, è un regista straordinario di grande talento, credo che il suo lavoro sia stato moto influenzato dai western americani, ma soprattutto da quelli italiani. Sarei pronto a lavorare con lui in ogni momento, lo reputo un grande artista". Alla stessa domanda rispondono anche Knoxville e Alexander, dicendo che i loro western di riferimento sono Mezzogiorno di fuoco per il Jackass e Buck Cassidy e Billy the kid per la guerriera di Thor.
Si passa alla politica, come non si potrebbe d'altronde, chiedendo quanto sia impegnativo un film d'azione rispetto ad un lavoro di politica come quello svolto negli ultimi anni, in futuro come si vede? Arnold risponde: "Entrambe le attività richiedono moltissimo lavoro, e moltissimo impegno sia l'arena politica, sia lo show business. Nel campo politico le questioni sono molto più serie, molto importanti, c'è meno margine di errore, ti trovi a dover gestire diverse situazioni insieme, e dover essere sempre pronto presente 24 ore su 24 al giorno. E' un lavoro che ti prende molte energie e ti stanca molto. Ma sono contento di quello che è stato il mio lavoro, ma ora sono veramente felice di essere tornato alla carriera di attore d'azione, dove ci sono inseguimenti, sparatorie e acrobazie, tutto quello che non ho fatto per 10 anni."
Ma la domanda più insidiosa, alla quale entrambi gli attori chiamati a rispondere se la cavano con estremo aplomb, è quella sulla limitazione dell'uso delle armi, e sul recente decreto che il Presidente Obama ha deciso di firmare. Knoxville risponde in maniera politically correct dicendo che bisogna scindere l'intrattenimento dalla realtà, di come la questione delle armi riguardi tutto il mondo, ma che non bisogna paragonare un film d'azione creato per il cinema con questioni più importanti. Schwarzenegger: "Bisogna separare dalla realtà, come ha detto Johnny, separare l'intrattenimento da quella che è la realtà. Ogni volta che c'è una tragedia noi come società dobbiamo raccogliere la sfida se c'è qualcosa che possiamo fare per ridurre al minimo questi incidenti e la perdita di vite umane. Credo che il Presidente non abbia cercato di affrontare la questione da una sola prospettiva, ma da un'insieme di vari punti di vista, come la  questione delle  malattie mentali, la maggiore informazione e responsabilità come genitori, la sicurezza nelle scuole, ha preso in esame tutto. Ha preso tutta una  seria di proposte da vagliare e sono d'accordo con lui che è una questione da affrontare da diversi punti e non univocamente. Anche perché queste cose, purtroppo, accadono in tutto il mondo non solo in America. Il nostro dovere è verso i genitori di quelle vittime di queste tragedie e fare in modo che non accadano più." Le ultime battute vengono chieste a Johnny Knoxville, sul futuro della star del programma più controverso d'America, sul suo impegno nel cinema, se in qualche modo sia una scappatoia dalle pazzie dei Jackass e un'alternatica alla sua carriera, Knoxville risponde: "Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto con Jackass e i vari documentari che ho realizzato, non sto cercando di allontanarmi da tutto ciò ma è vero che sto cercando di fare altro e The last stand ne è la dimostrazione".
Saluti e foto di rito, alla prossima Schwarzy, magari con il vociferato Terminator 5!!

Sonia Serafini

 


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